Novi Ligure, la visita di Nicchi e Trentalange

19-01-2010 -

Il presidente nazionale dell´Aia Marcello Nicchi ha partecipato ad una riunione tecnica della sezione di Novi Ligure che si è svolta presso il Museo dei Campionissimi. Alla serata, cui hanno assistito gli associati della locale sezione e molti ospiti provenienti da tutta la Liguria, era presente anche il responsabile del settore tecnico Alfredo Trentalange. "Questa è una serata molto importante - ha detto il presidente della sezione di Novi Ligure Mario Pastorello - Riunioni di questo tipo contribuiscono alla crescita dei nostri arbitri, specialmente quelli più giovani". L´occasione è stata, infatti, anche quella di presentare gli undici nuovi associati che da poco hanno superato l´esame. "E´ la seconda volta, in questa stagione, che il presidente nazionale visita la nostra regione - ha detto il presidente del Cra Liguria Andrea Torti - Come presidente regionale mi sento molto soddisfatto così come si sentono, sono sicuro, tutti gli arbitri liguri". Marcello Nicchi, nel suo intervento, ha parlato soprattutto di aspetti associativi e comportamentali. "Ci stiamo aprendo ed ormai abbiamo visitato più del 50% delle sezioni italiane - ha detto Nicchi - Per un territorio, come per esempio Novi Ligure che ha 28 mila abitanti, avere una sezione arbitri è un motivo di orgoglio sociale perché i nostri ragazzi crescono prima come uomini e poi come arbitri. Da Bolzano a Ragusa trovo il giusto e medesimo spirito di unione e di voglia di divertirsi. In una società pericolosa come quella odierna abbiamo il compito di togliere i ragazzi dal "non far niente". Tutti parliamo la stessa lingua a livello associativo - conclude il presidente dell´Aia - Se un arbitro di Novi va a Bari o a Venezia si sente sempre a casa sua. Questo è lo spirito vincente". Il responsabile del settore tecnico Alfredo Trentalange si è, invece, soffermato sui progetti futuri. "Il nostro obiettivo è quello di condividere i sogni anche attraverso gli strumenti didattici - ha annunciato - I filmati che utilizza Collina con gli arbitri di serie A arriveranno ai Cra e alle sezioni. La cultura che un tempo era individualistica è ora diventata di gruppo e solidale".