SEZIONE DI CHIAVARI: LEZIONE CON MARCELLO MARCATO

02-05-2014 18:59 -

Esperienza e semplicità, sono questi due dei punti che devono essere sempre tenuti a mente da un arbitro per migliorarsi. Se ne è parlato durante una riunione, organizzata dalla sezione di Chiavari, che ha visto come ospite il coordinatore del Settore Tecnico Marcello Marcato. «Per crescere è necessario un confronto costante affinché ci sia la possibilità di misurare le proprie capacità ed ampliare i propri limiti, - ha detto Marcato - poiché, come affermato dal responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, si cresce più per confronto che per didattica, senza pertanto limitarsi alla parte prettamente regolamentare. L´arbitro opera solo in campo, mentre fuori è necessario lavorare in gruppo affinché lo spirito di associazione sia sempre alla base di tutto». Attraverso la proiezione di una serie di slides, l´esperienza è stata paragonata ad un puzzle che si compone pezzo dopo pezzo. L´attenzione è stata poi centrata sull´importanza, nel processo di crescita e formazione degli arbitri, che hanno le sezioni ed i poli di allenamento. Marcello Marcato ha sottolineato come la preparazione non debba essere solo atletica ma anche mentale, per prevedere le varie situazioni di gioco in modo da farsi trovare preparati in ogni momento della gara con la giusta concentrazione e serenità.
«Grazie al suo carico di entusiasmo e alla sua passione per questo ruolo, - ha detto il presidente della sezione di Chiavari Roberto Gandini - Marcello Marcato è riuscito a trasmettere numerosi spunti utili ad accrescere il bagaglio culturale e tecnico di ogni arbitro. Non bisogna dimenticarsi che per poter crescere all´interno dell´Associazione è importante lavorare come una squadra, in quanto, riprendendo la citazione di Henry Ford presente in una delle slide proiettate, "Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso... e lavorare insieme un successo"». Non è infine mancata la visione di alcuni filmati che hanno dato spunto ad un proficuo e costruttivo dibattito tra gli associati presenti alla serata.

Fonte: Federico Marchi