Sezione di La Spezia: lezione sul regolamento associativo

15-11-2010 -

Uno dei punti alla base dell´Aia è, per definizione stessa, il regolamento associativo che disciplina e determina ogni aspetto dell´associazione. Per questo è stata organizzata, dalla sezione di La Spezia, una riunione tecnica su questo tema. Eloquente il titolo: "Il regolamento dell´Associazione Italiana Arbitri: questo illustre sconosciuto". Nel ruolo di relatore è intervenuto, su invito del consiglio direttivo sezionale e del presidente Stefano Bassi, il componente del comitato regionale ligure Michele Manera. Durante la serata sono stati illustrati agli associati spezzini i contenuti e le finalità del regolamento che spesso è poco noto nonostante costituisca la norma fondamentale per l´appartenenza dei colleghi all´Aia. Prima dell´illustrazione delle parti più significative e degli argomenti di maggior interesse, è stata effettuata un´introduzione storica sull´associazione, che il prossimo anno compirà il centenario di fondazione. L´attenzione verso la lezione è stata mantenuta alta grazie anche alla proiezione di slides, appositamente realizzate dal relatore. "Partendo dal significato della parola associazione, degli elementi costitutivi ed analizzando gli scopi e la natura dell´Aia - ha detto Manera - è stata illustrata tutta la struttura e l´organizzazione del mondo arbitrale, con le composizioni ed i ruoli degli organi direttivi centrali e periferici, la partecipazione alla vita associativa, l´assetto del settore tecnico arbitrale, la giustizia domestica con la suddivisione e le competenze degli organi di disciplina". Delle figure ed organismi di maggiore rilievo dell´associazione sono stati illustrati funzioni e compiti oltre alla metodologia di conferimento dell´incarico. Particolare attenzione è stata poi posta sugli articoli relativi alle qualifiche, ai diritti e ai doveri degli arbitri. La riunione si è conclusa con un´interessante proiezione d´immagini sull´evoluzione della divisa arbitrale dal 1907 all´avvento dei primi colori. Alcuni colleghi meno giovani, hanno ricordato i tempi in cui scendevano in campo con la camicia ed una vera giacca.... Roba d´altri tempi !

Fonte: Federico Marchi