INTERVISTA AL COLLABORATORE DEL C.R.A. LIGURIA Angelo SCAPOLLA

01-04-2019 14:16 -

- Angelo, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.

La decisione di diventare arbitro è nata a seguito di un episodio particolare: da ragazzo, come tanti miei coetanei, giocavo a calcio. Un giorno, in campo, la contestazione di una decisione presa dall'arbitro, da me non condivisa, mi è costata la squalifica. L'episodio mi ha spinto a voler ricoprire questo ruolo per capire quali sono le difficoltà che si incontrano. È stato così che mi sono iscritto al corso arbitri.


- Invece, nel corso della tua carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?

La mia maggiore soddisfazione è sempre stata quella di terminare ogni partita riuscendo a far osservare le regole del gioco, guadagnandomi così il rispetto dei calciatori.


- Attualmente ricopri l'incarico di Collaboratore del CRA. In cosa consiste il tuo ruolo?

In qualità di Collaboratore cerco di dare una mano al Componente del C.R.A. Antonio Defano, Responsabile degli osservatori, svolgendo anche compiti di segreteria.


- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?

Il mio obiettivo è sempre quello di continuare a svolgere al meglio il mio incarico.


- E gli obiettivi per la prossima Stagione Sportiva?

Se ci sarà la possibilità, mi farebbe piacere poter continuare a collaborare con il C.R.A.
Inoltre, sarei anche molto contento vedere i giovani più vicini all'Associazione perchè ritengo necessario un ricambio generazionale.


- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?

Consiglierei di vivere tranquilli con sé stessi, svolgendo il ruolo con massima serietà perché alla lunga il lavoro paga.


A cura di Manuela Sciutto



Fonte: Manuela Sciutto