INTERVISTA AL COMPONENTE DEL C.R.A. LIGURIA Fabrizio MEDDA

15-04-2019 12:48 -

- Fabrizio, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.

Innanzitutto mi sono iscritto al corso arbitri per avere la possibilità di continuare a praticare dello sport a 27 anni e, in secondo luogo, per essere impegnato in un’attività che impartisce disciplina, regole e correttezza. Inoltre mi è sempre piaciuto tantissimo il calcio, per cui sapevo che questo sport mi avrebbe donato nuovi stimoli.


- Invece, nel corso della carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?

Senza ombra di dubbio, credo di poter affermare, che la mia più grande soddisfazione sia stato il momento in cui appresi la notizia, (era il 1 aprile 2003 e subito pensai che fosse uno scherzo!), di essere premiato con il “Fischietto d’oro” dopo aver esordito in Eccellenza.


- Attualmente ricopri l’incarico di Componente del CRA. In cosa consiste il tuo ruolo?

Sono, come tu ben sai, segretario al CRA con mansioni che spaziano in tutto quel che riguarda la parte “burocratica” del sistema del Comitato.


- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?

Obiettivi veri e propri non me ne sono riproposti; piuttosto m’impegno a fare bene il mio lavoro cercando di adempiere a tutti gli incarichi e le mansioni assegnatemi nel miglior modo possibile.


- E gli obiettivi per la prossima Stagione Sportiva?

Io penso che una persona debba, giorno dopo giorno, affrontare ogni singola problematica senza porsi troppi obiettivi per il futuro, quindi vivere serenamente le situazioni attuali.


- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?

Consiglierei di “rimanere con i piedi per terra” e di caricarsi sempre di una buona dose di umiltà, che è un elemento fondamentale per un buon direttore di gara, continuando a dirigere nello stesso modo di sempre sulla base delle linee guida impartite dall’Organo Tecnico.

A cura di Manuela Sciutto


Fonte: Manuela Sciutto