INTERVISTA AL COMPONENTE DEL C.R.A. LIGURIA Giuseppe MASCHERI

29-04-2019 13:04 -

- Giuseppe, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.

Giocando a calcio, mi ha sempre affascinato la figura dell’arbitro che, rispetto ai giocatori, ha l’importante compito di far rispettare le regole ponendosi in una posizione di imparzialità rispetto alle parti. Così, quando è capitata l’occasione, ho deciso di provare.
Attualmente sono 27 anni che faccio parte dell’Associazione.


- Invece, nel corso della carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?

Credo di poter affermare che la mia più grande soddisfazione sia stata quella di essere transitato, in qualità di assistente, dall’Organo Tecnico Regionale a quello Nazionale, la CAN D, dopo solo un anno da quando ho iniziato a ricoprire tale ruolo e di essere rimasto nella categoria per quattro anni.
Come dirigente, invece, sono sempre stato molto orgoglioso degli incarichi che mi sono stati affidati: per tre anni sono stato Organo Tecnico in Sezione, in seguito, sono passato al CRA, prima come Collaboratore, per un anno, e poi come Componente, per tre anni.


- Attualmente ricopri l’incarico di Componente del CRA. In cosa consiste il tuo ruolo?

Il mio ruolo consiste nel designare gli arbitri e gli assistenti per le gare del Settore Giovanile e Scolastico che mi vengono delegate dalla CAN D e dalla CAI, per le amichevoli e per i tornei.
Inoltre, nel fine settimana, visiono gli arbitri e le terne.


- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?

L’obiettivo principale, sicuramente, è sempre stato quello di svolgere il mio incarico al meglio.
In particolare, quando vado a visionare le terne sui campi, cerco di trasmettere loro il mio bagaglio di esperienza personale in modo che possano migliorare.


- E gli obiettivi per la prossima Stagione Sportiva?

Se il Presidente Regionale vorrà riconfermarmi, cercherei di adempiere, nel miglior modo possibile al mio incarico qualunque esso sia.


- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?

Agli arbitri e agli assistenti consiglierei di essere sempre sul pezzo e di essere concentrati, prima, durante e dopo la gara, ma soprattutto di non avere paura di sbagliare perché spesso è proprio la paura che fa commettere gli errori. Inoltre, per arrivare al livello nazionale, è fondamentale avere una buona preparazione atletica, tecnica e sapersi comportare.
Agli osservatori, invece, consiglierei di essere sempre preparati e di trasmettere giusti consigli per la crescita dell’organico.


A cura di Manuela Sciutto



Fonte: Manuela Sciutto