INTERVISTA AL COMPONENTE DEL C.R.A. LIGURIA Alfredo GALLIANO

21-05-2019 13:02 -

- Alfredo, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.

Sono sempre stato appassionato di calcio e un grande tifoso, quindi un assiduo frequentatore di stadi e campetti vari. Ciò che mi ha spinto a fare l'arbitro è stato pensare di poter fare meglio di chi avevo occasione di osservare in quei momenti. Superfluo dire che non ci sia riuscito.


- Invece, nel corso della carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?

Non ho fatto gare di particolare importanza anche se, l'anno del mio passaggio, ricordo con piacere la finale scudetto di ritorno in serie D.
Le mie più grandi soddisfazioni in ambito AIA, però, sono state due: il fatto che, dopo 8 anni di Componente CRA, il Presidente subentrante volesse ancora avvalersi della mia collaborazione e l'essere nuovamente richiamato, questa volta dall'attuale Presidente, terminata la mia attività come osservatore a livello nazionale.


- Attualmente ricopri l'incarico di Componente del CRA. In cosa consiste il tuo ruolo?

Sono il designatore della 1° categoria.
Indipendentemente dalla parte tecnica, credo che la funzione principale del mio ruolo consista nel far capire alle nuove forze arbitrali, e nel più breve tempo possibile, che la realtà regionale è completamente diversa da quella sezionale. In sintesi, il mio ruolo consiste nel dare un aiuto ai giovani in questo senso affinchè il loro inserimento avvenga nel miglior modo possibile.


- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?

Gli obiettivi personali, in questo ruolo, non esistono.
Ci sono quelli comuni a tutta la Commissione e che tu conosci bene perchè fai parte di questa realtà, ossia fornire i mezzi propedeutici ad una crescita tecnica, ma, se necessario, dare anche un aiuto a livello personale perchè stiamo parlando di ragazzi giovani con normali problematiche di lavoro, di studio e sui quali possiamo incidere in modo positivo, talvolta semplicemente attraverso la nostra disponibilità.
Inoltre, mi piace pensare che si possa influire anche sull'aspetto caratteriale perchè ritengo che nell'arbitraggio, dopo una iniziale predisposizione, diventino fondamentali fattori quali volontà e atteggiamento mentale.


- E gli obiettivi per la prossima Stagione Sportiva?

In questi anni si è lavorato intensamente, pretendendo molto.
Per la prossima Stagione mi piacerebbe far crescere ulteriormente l'entusiasmo, la voglia di divertirsi e naturalmente la professionalità. L'obiettivo, in particolare, è quello di riuscire a creare un gruppo di arbitri di ottimo livello, ma soprattutto coeso e più forte di tutte le critiche a cui è sottoposto ogni settimana, spesso da parte di chi non possiede i mezzi idonei per giudicare.


- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?

Consiglierei di lasciarsi guidare da chi non ha nessun interesse che le cose vadano in modo diverso rispetto alle risultanze tecniche. Una buona Commissione regionale, in genere, non sbaglia in merito agli arbitri che propone per il passaggio nazionale. Può, invece, sbagliare sulla tempistica con cui può far si che ciò accada. Talvolta, farlo "nel tempo sbagliato" può causare danni irreparabili e rovinare una possibile carriera.
Quindi, abbiate fiducia!


A cura di Manuela Sciutto





Fonte: Manuela Sciutto