INTERVISTA AL COMPONENTE DEL CRA LIGURIA Stefano BALDISSIN

15-11-2019 13:36 -

A cura di Manuela Sciutto

- Stefano, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.

Una grande passione per il gioco del calcio unita alla possibilità di vederlo da una prospettiva diversa. Frequentavo il liceo e un mio compagno e amico, Marco Collareta, mi propose di frequentare il corso con lui. Feci questo tentativo e scoprii un mondo, quello degli arbitri. Frequentai il corso presso la Sezione di Novi Ligure, superai l'esame e a gennaio 2005 feci il mio esordio in giovanissimi con tutor Max Fortunato, attuale Presidente di Sezione.


- Invece, nel corso della carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?

Il transito alla CAN D nel ruolo di assistente, nel 2015, e, durante la mia permanenza in organico, la partita Potenza – Taranto ad aprile 2017. La vittoria del Potenza avrebbe determinato la promozione in C della squadra, lo stadio era gremito, 8.000 persone, il Potenza vinse e venne promosso, ci fu una atmosfera pazzesca, ho un ricordo stupendo di quella giornata.


- Attualmente ricopri l'incarico di Componente del CRA, raccontaci del momento in cui hai appreso la notizia.

Sicuramente una grande gioia anche se avvertivo la responsabilità. Al termine della Stagione Sportiva passata Fabio Vicinanza mi aveva chiesto se fossi disponibile e pronto per un incarico come Componente e devo dire che senza pensarci un attimo risposi di sì. Nel mio piccolo era una grande soddisfazione e sono felice di poter provare a trasmettere qualcosa ai ragazzi in organico, consapevole dell'importanza di questo ruolo, visti gli ottimi maestri incontrati negli anni.


- In cosa consiste il tuo ruolo?

Sono il Responsabile degli assistenti arbitrali.
Mi occupo pertanto della gestione del gruppo assistenti, provvedendo alle loro designazioni e alla loro formazione tecnica, anche mediante raduni ad hoc. È un ruolo molto entusiasmante che ti assegna l'onore e l'onere della direzione di un gruppo, su cui provare un lavoro specifico.


- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?

Penso che se al termine della Stagione qualche ragazzo mi ringrazierà o penserà di essere migliorato in questo anno, un obiettivo sarà raggiunto.
Inoltre lavorare e cercare di trasmettere, anche mediante le esperienze vissute, qualche insegnamento e qualche buon consiglio per vedere continui miglioramenti nelle prestazioni dei ragazzi.


- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?

Consiglierei di crederci, perché nulla arriva per caso. Di essere determinati, volenterosi, disposti a dei minimi sacrifici, in cambio di grandi soddisfazioni. Di percepire che oltre al campo, c'è anche il modo di vivere questa Associazione, che è soprattutto passione; le prestazioni verranno da sé. Soprattutto bisogna divertirsi, sempre, in qualsiasi ruolo.