IL CONTRIBUTO DEGLI ASSOCIATI NELLA LOTTA AL COVID-19

03-07-2020 17:58 -

La pandemia da Covid-19, che si è diffusa nel Paese a fine febbraio, ha portato con sé una grave emergenza sanitaria, che ha toccato da vicino anche gli stessi associati liguri e le loro famiglie. Inoltre, la diffusione del virus ha avuto risvolti negativi anche sull'economia nazionale.
A fronte di questa grave emergenza, numerosi sono stati i colleghi liguri che, grazie alla loro grande generosità e spirito di sacrificio, si sono messi al servizio degli altri, dando il proprio contributo, non solo sotto il profilo sociale, ma anche sanitario.

All'interno dei reparti degli ospedali liguri, diversi associati hanno lavorato in prima linea nella lotta al Covid, tra cui il Professore Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova: “Il S. Martino ha fatto da faro a tutta la regione. Quando l'epidemia è arrivata noi eravamo pronti. Ciò che ha funzionato di più - ha affermato il Professore - è stata la collaborazione tra specialità diverse e tra professionisti diversi.”
“Può la musica rispondere al bisogno di sostegno emotivo per i nostri ammalati di Coronavirus? Può la musica allietare le nostre giornate di sacrificio alla cura di queste persone?”, sono questi gli interrogativi che si è posto l'infermiere Andrea Pesce, che è riuscito a portare la musicoterapia all'interno dei reparti Covid, in cui si trovano persone in preda alla paura e sole, che non possono avere al proprio fianco familiari, amici o conoscenti.
Altri associati liguri che hanno affrontato la pandemia negli ospedali sono Loris Pedroni, Referente della Gestione Tecnica, e Fabrizio Ferlito, medico d'accettazione ed urgenza Asl.
Infine, Xhimi Khodeli ha collaborato alla realizzazione dei test sierologici e lo psichiatra Davide Prestia ha affrontato i risvolti psicologici legati a questa pandemia.

Gli associati liguri hanno dimostrato grande impegno anche nelle pubbliche assistenze: Federico Ursi, coordinatore del team di comunicazione della Croce Bianca, ha realizzato un video, in varie lingue, tra cui il dialetto genovese, sulle misure da adottare per limitare la trasmissione del virus; Federico Lumicisi ha svolto il servizio civile presso la Croce Bianca e Carlo Boeri, Delegato Telecomunicazioni della Croce Rossa, si è occupato della gestione della tenda dove si svestivano i militi intervenuti sui casi Covid dopo aver indossato tute in tyvek, copriscarpe, occhiali e mascherina.
Inoltre, sono stati impegnati in qualità di militi e soccorritori: Andrea Angelico, Vittorio Semini, Andrea Rosso, Elena Parizzi (Croce Bianca) e Pierluigi Casarini (Pronto Soccorso).
Gianni Boffredo, autista e soccorritore della Croce Bianca, ha ricordato che i pazienti, più che di cure mediche, hanno bisogno di essere rincuorati; mentre Pier Luigi Scola, responsabile della sezione delle Val Pennavaire della Croce Bianca, riflettendo sulle conseguenze dell'emergenza da coronavirus, ha affermato: “Questa situazione mi ha insegnato che bisogna fare sempre qualcosa per gli altri”.

Anche la Protezione Civile, insieme ai suoi volontari, ha fronteggiato la pandemia attraverso diverse iniziative. Una di queste è stata la “spesa amica” testimoniata da Luca Novaro Mascarello, Dennis Vinai e Gregorio di Maggio: “Nei supermercati erano presenti dei carrelli nei quali i clienti donavano cibo e beni di prima necessità, che venivano raccolti dai volontari e dati alle persone più bisognose come anziani e famiglie in difficoltà economiche”.
Il coronavirus ha scatenato una corsa verso il digitale per poter studiare, ma una buona percentuale di famiglie non possiede un computer o un tablet: Leonardo Volpe, insieme alla sua squadra, ha consegnato tablet ai ragazzi in difficoltà economica permettendo così loro di seguire le lezioni. È importante sensibilizzare le persone e renderle consapevoli dell'emergenza, che ancora oggi si sta affrontando: Maria Golia e Fausto Carro, hanno presidiato la stazione ferroviaria e il cimitero, curandosi del fatto che tutti rispettassero il distanziamento sociale e un comportamento corretto nei confronti degli altri passanti. In questi mesi si è dovuto imparare a utilizzare dispositivi di sicurezza per proteggere noi stessi e chi ci circonda: Susanna Golia e Francesco Piccinini hanno distribuito mascherine, gel igienizzate e guanti presso i mercati delle proprie città.

Numerose sono state anche le iniziative delle Associazioni Onlus. Raffaele Mele, Vicepresidente dell'Associazione Onlus A.N.T.A, ha provveduto a consegnare a domicilio cibo per animali e, con l'ausilio della Croce Rossa, ha distribuito cibo agli animali dei clochard della città. Non da meno è l'iniziativa del collega Luca Baldini, che tramite l'Associazione Rotaract Club, ha donato tablet all'ospedale cittadino per consentire ai malati di coronavirus di restare in contatto con i propri famigliari. Ettore Isolabella, invece, membro dell'Associazione Leo Club, ha distribuito uova di Pasqua al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19.

Anche i singoli associati, pur non facendo parte di alcuna associazione, hanno dato comunque il loro contributo, mettendo a disposizione della collettività le proprie competenze.
Iniziativa particolare quella pensata da tre giovani colleghi, Emmanuel Crova, Francesco Piccinini e Matteo Gavazza, che, a titolo gratuito, hanno fornito consulenza di digital marketing a tutte quelle aziende che hanno dovuto o voluto intraprendere la strada del delivery.
“Chiunque voglia usufruirne - spiega Emmanuel - potrà poi offrire liberamente una somma simbolica, anche piccola, che verrà devoluta totalmente a favore della Protezione Civile Liguria per il sostegno e l'acquisto di materiale essenziale utilizzato da medici, infermieri e personale sanitario".
Inoltre, di particolare interesse, è il progetto di ricerca scientifica dell'Università di Genova che vede protagonista l'associato Francesco Burlando nella realizzazione di adattatori che trasformano le maschere da snorkeling in respiratori e protezioni per i medici, nonché nella creazione di supporti per le maniglie necessari ad aprire le porte col gomito al fine di evitare il contagio.

Non solo gli associati si sono particolarmente distinti per la loro operosità a livello sociale e sanitario, ma anche le stesse Sezioni: la Sezione di Chiavari, infatti, ha donato il materiale necessario per la fabbricazione di 600 mascherine in “tessuto non tessuto”, realizzate da 15 volontarie dell'ACLI.
Inoltre, significativo, il gesto di generosità di diversi colleghi d'Imperia, che hanno donato le quote del loro fantacalcio all'Associazione "Cuore in Movimento" per acquistare dispositivi di protezione individuale e ventilatori polmonari; negli stessi giorni, la stessa Sezione d'Imperia, ha donato una cospicua quota dei fondi sezionali alla Croce Rossa della città.

L'articolo è stato redatto grazie alla collaborazione e al contributo di ciascun Referente ligure: Alessandro Sbarile (Sezione di Albenga), Teresa Chilà (Sezione di Chiavari), Anna Vitiello (Sezione di Genova), Enrico Luly (Sezione di Imperia), Matteo Fazioli (Sezione della Spezia), Alda Hoxha (Sezione di Novi Ligure), Andrea Bosio e Svilen Angelov (Sezione di Savona) e Manuela Sciutto (CRA Liguria).


Fonte: aia-figc.it