SEZ GENOVA - INTERVISTA A DAVIDE PRESTIA, COMPONENTE DEL MODULO BIO MEDICO DEL SETTORE TECNICO

09-09-2021 14:47 -

1) Davide raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.
“In realtà la motivazione è stata un amico collega che mi ha iscritto al corso quando avevo 15 anni. Sapevo che faceva l’arbitro e ascoltavo spesso con curiosità i suoi racconti. Poi un giorno è arrivato e mi ha detto: “Ti ho iscritto, settimana prossima inizia il corso!”. E così iniziò questa avventura, e aggiungerei, per fortuna!”


2) Invece, nel corso della tua carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?
“La più grande soddisfazione è stata sicuramente arbitrare in Serie D. Nel corso degli anni poi ho avuto molte soddisfazioni sia in campo sia fuori, alternate naturalmente a delusioni, come è normale che sia. L’ultima soddisfazione è stata la nomina a Componente del Modulo Bio-Medico del Settore Tecnico.”


3) Attualmente ricopri l’incarico di Componente del Modulo Bio-Medico del Settore Tecnico. In cosa consiste il tuo ruolo?
“Ho appena iniziato, quindi sto capendo soltanto adesso tutti i compiti della Commissione Bio-Medica. Il ruolo principale e conosciuto da tutti è quello di partecipare ai raduni sia nazionali che regionali per effettuare le visite mediche. Ma poi ci sono molti altri importanti compiti, quali impartire agli Associati nozioni di educazione sanitaria, fornire assistenza tecnico-sanitaria, nonché prestare consulenza al Comitato Nazionale per problemi di carattere sanitario inerenti all'attività arbitrale.”


4) In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per la stagione attuale?
“Prima di tutto quello di integrarmi al meglio nella Commissione, che tra l’altro ha un nuovo Responsabile. Cercherò di dare la massima disponibilità ed impegno per mettere al servizio della nostra Associazione la mia professionalità. Soprattutto per la Stagione che sta per iniziare che sarà sicuramente complicata, dato il periodo di emergenza sanitaria. E naturalmente voglio divertirmi, per me stare a contatto con i giovani colleghi con cui condividere la stessa passione è la cosa principale. Mi aiuta anche a “rivivere” gli anni belli passati sui campi!”


5) Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?
“Divertirsi! Questa deve essere la parola d’ordine! L’arbitraggio deve essere un gioco, nel senso più nobile e completo del termine. Sono convinto che se c’è divertimento, poi vengono in automatico impegno, serietà e sacrifici. Che poi alla fine non peseranno neanche così tanto. Lo posso dire per esperienza personale. Tornassi indietro cercherei di divertirmi ancora di più vivendo con meno stress tante situazioni. E forse così sarei riuscito a raggiungere anche obiettivi più grandi di quelli che ho raggiunto. Quindi DIVERTITEVI! Ed un in bocca al lupo a tutti!”

A cura di Lorenzo Pettirossi


Fonte: craliguria.it