Sezione di Savona: visita di Gianluca Cariolato

"Nell´Associazione siamo tutti alla pari, ma la cura dei particolari fa poi la differenza". Così l´assistente internazionale Gianluca Cariolato ha aperto la lezione che ha tenuto, davanti ad una folta platea di associati, presso la sezione di Savona. "Sono fondamentali la cura della preparazione tecnica, ovvero conoscere le Regole per poterle applicare al meglio, e la preparazione atletica - ha spiegato Cariolato - Attenzione all´alimentazione fin dalla sera prima della gara evitando cibi di lunga digeribilità". L´ospite ha portato il suo contributo non solo sotto il profilo tecnico, ma anche associativo, forte della sua esperienza di otto anni di presidenza sezionale. "La frequenza alla sezione è necessaria per creare una squadra - ha detto - i vostri dirigenti, ed il presidente in primis, sono gli interlocutori affidabili cui dovete rivolgervi sia per problemi tecnici, raccontando la vostra gara e chiedendo spiegazioni per alcune situazioni che in essa si sono venute a creare, sia per la parte associativa molto importante per la crescita arbitrale. Avere sempre molta umiltà non pensare mai di sapere tutto e voglia continua di migliorarsi per ottenere i risultati che si è prefissi". Subito dopo Cariolato, che appartiene alla sezione di Legnano, ha proiettato alcune slide relative soprattutto alla regola 11, illustrandole ed interagendo con i presenti. I successivi filmati, dedicati agli assistenti arbitrali, hanno infatti acceso un ampio dibattito che ha reso ancora più costruttiva la serata. "L´interessantissima riunione si è protratta per quasi 90´, trascorsi purtroppo velocemente, chiusi con un caloroso applauso - ha commentato il presidente della sezione di Savona Mariano Zito - Queste sono iniziative che fanno bene alle sezioni e che lasciano nei presenti la vicinanza dell´Aia alla base, dove i giovani possono toccare con mano quei colleghi che, qualche anno fa, potevamo vedere solo in televisione. Anche per questo ringraziamo Gianluca Cariolato per la sua semplicità e simpatia".

Fonte: Federico Marchi